Più forte delle assenze. Lo Sporting Altamarca doma 3-2 il Lecco in una gara unica soffertissima e vola ai quarti di Coppa Italia facendo esplodere di gioia il PalaMaser. “Senza un punto di riferimento come capitan Alvise, senza Caregnato e con Miraglia che si è infortunato durante la gara, le difficoltà non sono certamente mancate, ma – racconta lo spagnolo Jesus Murga – è proprio in questi momenti che riusciamo a tirare fuori il meglio di noi. È una questione di DNA: abbiamo lottato fino all’ultimo, ci abbiamo creduto e ce l’abbiamo fatta”. Ora il Modena in campionato (15 febbraio), poi di nuovo la Coppa – il prossimo 18 febbraio – contro quell’Olympia Rovereto capace di eliminare il Saviatesta Mantova ai supplementari. “Questa col Rovereto sarà la partita più importante della stagione: vogliamo la Final Four sia perché pensiamo di meritarla come squadra, sia perché la società la merita. È un’altra gara secca, ma preferisco così: giusto che si premi chi è arrivato prima in classifica, permettendogli di giocare in casa. Affrontiamo quella che per me è la squadra attualmente più in forma, a maggior ragione l’apporto del PalaMaser sarà fondamentale per noi: grazie ai nostri tifosi si respirerà un’atmosfera magica, per questo ci crediamo ancora di più”. Ma un passo alla volta, prima il Modena.
“Anche se è inevitabile che la testa corra a martedì, veniamo da due sconfitte consecutive in campionato e abbiamo bisogno di tornare a vincere contro una squadra che già all’andata ci aveva dato filo da torcere. Loro sono invischiati in zona playout e adesso ogni punto diventa più importante per uscirne, ma noi vogliamo ritrovare continuità e questo – oltre che dal Modena – passa anche dalle prossime sfide contro le due prime della classe”. Caja Segovia, Intermovistar, Xota Navarra e Jean per ben 7 stagioni, prima dell’arrivo nel Belpaese con la chiamata dell’Imola. I successivi due anni sono stati con l’Arzignano, altre due col Cagliari (con promozione in A), poi Mestre e Sporting Altamarca, società alla quale lo lega un contratto biennale. Il prossimo in biancoblu sarà quindi il settimo anno in Italia, “ma nessuna crisi in vista”, sorride Murga. “Allo Sporting Altamarca sto molto bene, la società mi tratta benissimo, la squadra è unita e giochiamo in un palazzetto che mi fa impazzire”. È persino riuscito a ritagliarsi un angolo di Andalusia in Veneto. “Sul clima c’è poco da fare – scherza ancora l’universale di Cadice – ma la gente è aperta e calorosa, proprio come nel Sud della Spagna, perciò spero di rimanere qui ancora molto a lungo”.